E' una tomba. Si. E' un luogo macabro? Forse un po'. Ma per fare esperienze suggestive a volte bisogna uscire dal seminato, e i sepolcri possono raccontarci molto. Sono tombe anche molte delle mete turistiche e archeologiche, in fondo. Questa è speciale. Perché? Primo, perché è il monumento di uno dei più grandi artisti marchigiani di livello mondiale. Secondo, perché è un insolito spunto per apprezzare la città di Recanati, ricca di storia, anche sotto l'aspetto simbolico. Cosa spinse il grande tenore a far progettare al fratello un mausoleo così "diverso"? Non fosse per la ricca simbologia presente all'interno, si potrebbe pensare ad una passione per l'Egitto. Forse anche quello. Ma la lira disegnata sulla porta d'ingresso e la vesica piscis con il Salvatore proprio sulla parete principale, lasciano ipotizzare altro. Re David (Padre di Salomone) si narra fosse un abile suonatore di lira o cetra e probabilmente la musica non era l'unico aspetto di un passato misterico che affascinava il grande Beniamino. Lasciare un segno di sé così potente affinché altri potessero interessarsi alla sua vita, alla sua arte, all'ascolto della sua incredibile voce. Per essere immortale, per essere infinito. Sarà stato questo l'intento del grandissimo "Giglio"?
La via dell'Infinito nelle Marche parte 2. Recanati - La piramide di Beniamino Gigli
Aggiornamento: 22 giu 2023
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